Presentato l’Osservatorio ReaCT con il Ministro della Difesa Trenta e il Sottosegretario Tofalo
di Francesco Pettinari e Marco Battaglia
Mercoledì 17 aprile 2019, presso la Sala “Tatarella” della Camera dei Deputati è stato presentato ReaCT – Osservatorio sulla Radicalizzazione e il Contrasto al Terrorismo. La sede istituzionale scelta per l’inaugurazione è emblematica del risalto che il Ministero della Difesa, patrocinando l’iniziativa, ha voluto dare a questo nuovo tavolo tecnico-accademico.
All’evento erano presenti esponenti di tutti i soggetti promotori che ne costituiscono la struttura permanente: START InSight, ITSTIME, Cemas, SIOI e Università Link Campus. Inoltre, all’incontro hanno partecipato i partner di ReaCT: Formiche.net, Cybernaua.it, Report Difesa, L’Indro, C.R.S.T. e GRIST.
La presentazione si è aperta con l’intervento del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che ha sottolineato il supporto istituzionale all’evento, considerata un’iniziativa necessaria per fare fronte alla minaccia terroristica sempre più pervasiva e decentralizzata. Il Ministro ha ribadito l’impegno costante delle Istituzioni nelle attività di contrasto al terrorismo, enfatizzando il ruolo che le Forze Armate Italiane ricoprono a livello nazionale e internazionale.
La prima sessione di lavori, moderata da Romina Rapisarda (Università “La Sapienza”), ha avuto come argomento principale l’analisi delle cause e degli effetti del terrorismo. Il primo intervento è stato tenuto da Claudio Bertolotti (Ce.Mi.S.S.), direttore esecutivo di ReaCT, il quale ha presentato la natura e le finalità dell’Osservatorio, fornendo dati e chiavi di lettura volte ad illustrare l’intensità della minaccia derivante da radicalizzazione e azioni terroristiche. In seguito, la parola è passata a Paola Giannetakis (Università Link Campus), co-direttrice di ReaCT. Nel suo intervento, l’enfasi è stata posta sulla capacità adattiva del terrorismo e la conseguente necessità di formulare strategie di contrasto che siano innovative ed efficaci. Infine, Andrea Manciulli (Europa Atlantica) ha chiuso la sessione sottolineando i due fattori di rischio principali per il prossimo futuro: la crescita esponenziale del fenomeno della radicalizzazione attraverso i nuovi media e l’apertura di nuovi fronti di instabilità in Asia e Africa.
Le sfide presentate dalla radicalizzazione e le difficoltà nel decifrarla sono state al centro della seconda serie di interventi moderati da Frediano Finucci (La7). I primi a parlare sono stati tre co-direttori di ReaCT: Matteo Bressan (SIOI), Chiara Sulmoni (START InSight), e Andrea Carteny (CEMAS). Nel suo intervento, Bressan si è concentrato sulle tematiche legate al fenomeno dei foreign fighter, rese particolarmente problematiche dalla mancanza di una definizione in materia chiara e internazionalmente riconosciuta. Invece, Sulmoni ha sottolineato quanto la radicalizzazione affondi le sue radici nella società, particolarità che la rende un fenomeno estremamente dinamico e fortemente influenzato da condizioni politiche sia interne che internazionali. Per sua parte, Carteny ha enfatizzato l’importanza dello studio socio-antropologico del contesto identitario nel quale si sviluppa la radicalizzazione, al fine di dotarsi di strumenti adeguati al suo contrasto. La sessione è poi stata chiusa dai Deputati Alberto Pagani e Luigi Iovino, membri della Commissione Difesa. Le presentazioni dei Deputati hanno ruotato intorno al ruolo del dominio cibernetico nella radicalizzazione, nonché sulla necessità di attività legislative che ne permettano il contrasto efficace.
La terza ed ultima fase della discussione ha riguardato tematiche inerenti la lotta al terrorismo e le necessità di portare avanti azioni che abbraccino contemporaneamente le sfere della difesa e della sicurezza. La discussione è stata moderata da Domitilla Savignoni (TG5), ed ha avuto come primo relatore il Magistrato Stefano Dambruoso. In base alla sua esperienza professionale, Dambruoso ha parlato dell’esigenza di adeguare lo strumento giudiziario alle nuove sfide del terrorismo, ricordando anche la necessità di avviare processi di de-radicalizzazione. Il secondo intervento è stato tenuto da Roberto Piscitello (DAP) e si è concentrato sul nesso tra detenzione e radicalizzazione, indicando il bisogno di una maggiore analisi del problema. In seguito, Claudio Galzerano (Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno dcpp/ucigos) ha mostrato come l’esperienza pregressa abbia portato alla luce l’esigenza di contrastare il terrorismo tramite azioni coordinate, condivisione di informazioni, e attribuzione di una crescente rilevanza alla dimensione territoriale. Da ultimo, Marco Lombardi (ITSTIME), co-direttore di ReaCT, ha descritto come le forme di terrorismo contemporaneo siano caratterizzate da una continua evoluzione adattiva, e come queste vadano combattute con strumenti sempre nuovi e all’avanguardia.
A chiudere la giornata di lavori è stato Angelo Tofalo, Sottosegretario di Stato alla Difesa, il quale ha nuovamente sottolineato l’importanza dell’Osservatorio e la volontà delle Istituzioni di supportare quella che è stata definita come una realtà capace di tenere insieme le eccellenze italiane nel settore della sicurezza.
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